Nasce "plant-e-tronics", l'elettronica flessibile e biodegradabile che sfrutta componenti estratti dal mondo vegetale.
Luca La Notte e Andrea Reale hanno collaborato con l'Istituto Italiano di Tecnologia, dimostrando l'applicazione fotovoltaica in questo nuovo campo.
Il lavoro è su Advanced Sustainable Systems, al link:
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/adsu.201800069
Si è conclusa il 6 settembre 2018 la 12° edizione della Scuola Internazionale sul Fotovoltaico Ibrido ed Organico (Isophos).
A Castiglione della Pescaia quattro giorni di corsi tenuti da esperti del settore a ricercatori provenienti da tutta Europa, un’importante occasione di incontro tra persone – fisici, chimici, ingegneri – appartenenti a differenti aree della ricerca scientifica.
Tema principale le recenti scoperte scientifiche e tecnologiche sui materiali eco-compatibili per la creazione di pannelli solari di ultima generazione. Si tratta di risultati che sono coinvolti in importanti progetti europei, tra cui il Graphene Flagship (progetto sull'industrializzazione di materiali a base di grafene) e CHEOPS (progetto sullo sviluppo di celle solari ibride organiche inorganiche).
Al centro della cerimonia inaugurale gli interventi del prof. Aldo Di Carlo e della prof.ssa Francesca Brunetti sui cambiamenti climatici e sull'innovazione tecnologica derivanti dalle nuove frontiere del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Sono anche intervenuti: Lucio Cinà (CICCI Research srl – Italy); James Durrant (Imperial College London - United Kingdom); Vida Engmann (University of Southern Denmark – Denmark); Morten Madsen (University of Southern Denmark – Denmark); Eugene Katz (Ben-Gurion University of the Negev – Israel); Maria Laura Parisi (University of Siena – Italy); Adalgisa Sinicopri (University of Siena – Italy); Manuel Quevedo (University of Texas at Dallas – USA); Pavel Troshin (Skoltech – Russia); Sjoerd Veenstra (Solliance Solar Research – Netherlands).
Nel nuovo Report della Commissione Europea il CHOSE è tra i Key Market Players nella tecnologia fotovoltaica a perovskite.
Nel Report il CHOSE, coordinato dal prof. Aldo Di Carlo, figura come uno dei centri leader sia nella realizzazione delle celle solari a perovskite sia nello sviluppo dei moduli fotovoltaici basati su tale tecnologia.
Insieme al CHOSE, solo il Swiss Center for Electronics and Microtechnology (CSEM) è stato indicato nel Report un “key market player” nel settore del fotovoltaico a perovskite.
Un risultato importante a cui hanno contribuito, in azione congiunta, anche altri gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, tra cui quello del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche guidato dalla prof.ssa Silvia Licoccia.
https://ec.europa.eu/growth/tools-databases/kets-tools/sites/default/files/documents/analytical_report_nr3_perovskite_solar_cells_final.pdf
Il CHOSE su "Science Trends" di luglio, uno dei siti più importanti di comunicazione scientifica.
Grazie al lavoro sul fotovoltaico a perovskite per applicazione indoor di Janardan Dagar, Sergio Castro-Hermosa, Giulia Lucarelli, Thomas Brown e Franco Cacialli da UCL.
https://sciencetrends.com/perovskite-solar-cells-a-photovoltaic-technology-with-outstanding-light-harvesting-capabilities-under-indoor-illumination/
Il programma di ISOPHOS CHOSE è pronto!
La 12 ° edizione della International School on Hybrid and Organic Photovoltaics (ISOPHOS) si terrà dal 2 al 6 settembre 2018 nella meravigliosa atmosfera di Castiglione della Pescaia (Toscana - Italia).
Il termine per le iscrizioni è il 19 agosto 2018!!
La ricerca del CHOSE sul fotovoltaico a perovskite per applicazione indoor è ora top news del mese di giugno 2018 su Organic Semiconductor Analyst Direct (OSA Direct), la più importante newsletter sull'industria dei semiconduttori organici.
Grazie a Janardan Dagar, Sergio Castro, Giulia Lucarelli e Thomas Brown
Un grande notizia per il nostro TEAM!
L'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" è ora uno dei partner di ESPResSo (Efficient Structures and Processes for Reliable Perovskite Solar Modules), un nuovo progetto finanziato dall'Unione Europea.
Pronti a lavorare con:
IMEC, Ecole polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL), Stampa Cnr, Fraunhofer ISE, CSGI - Research Center for Colloids and Nanoscience, University of Cyprus Alumni - Απόφοιτοι του Πανεπιστημίου Κύπρου e Saule Technologies.
https://www.pv-magazine.com/2018/04/18/eu-grants-e5-million-to-perovskite-research-consortium/
18/04/2018
Il CHOSE, dal 13 al 14 aprile 2018, tra le eccellenze ospiti dell’E-Village di Allianz, la prima edizione romana della Formula E nel Convention Center “Nuvola di Fuksas”
Il 3 aprile 2018 un ospite di eccellenza al CHOSE.
Jiyoung Kim, professore all'UT Dallas Materials Science and Engineering, ha tenuto un seminario sull'Atomic Layer Deposition di materiali innovativi e visitato il nostro lab.
Con Paolo Mariani e Aldo Di Carlo
I nostri moduli a perovskite/grafene in mostra al Mobile World Congress (26 feb - 1 mar 2018) mentre caricano uno smartphone.
Grazie al lavoro di Antonio Agresti, Sara Pescetelli, Alessandro Lorenzo Palma e Aldo Di Carlo.
Grazie anche ai partner ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA e NANO Group - Kymakis Lab all'interno di "The Graphene Flagship".
Il CHOSE è al GiTe 2018, le "Giornate sulla Termoelettricità" (sesta edizione) ospitate a Santa Margherita Ligure il 21-22 febbraio 2018.
Andrea Reale espone nel suo talk gli ultimi risultati ottenuti con il termoelettrico stampabile da poco partito nel nostro lab!
Un lavoro in collaborazione con Luca La Notte, Saeed Mardi, Paolo Mariani, Luigi Vesce, Sara Pescetelli, Antonio Agresti e Aldo Di Carlo.
Febbraio 2018: altri importanti risultati al CHOSE!
Record di efficienza per un modulo a perovskite realizzato con il blade coater automatizzato Charon della Cicci Research s.r.l.
Grazie a Luigi Vesce, Luigi Angelo Castriotta, Alessandro Lorenzo Palma e Fabio Matteocci.
Il fotovoltaico di ultima generazione offre l'opportunità di essere applicato su substrati flessibili.
Ecco alcuni esempi delle tecnologie impiegate al CHOSE:
Aggiornamenti sui progressi della nostra collaborazione con Global Solar Fund (GSF) con cui stiamo sviluppando un nuovo metodo di coating.
"La ricerca e i test eseguiti hanno confermato le nostre ipotesi: una riduzione della temperatura indotta dal "coating" da 1 fino a 5° C con conseguente aumento della resa del pannello e quindi della produzione di energia. Terminata questa prima fase sperimentale del nostro progetto, ora possiamo passare ad ulteriori test sui nostri impianti con l’obiettivo di validare i dati registrati in laboratorio nei mesi più caldi."